Dov’è finita la sinistra?

In Italia è sparita

Ne annunciano con gioia la scomparsa il Movimento 5 stelle e la coalizione di centrodestra (che in realtà di centro non ha quasi più nulla).
Ebbene sì la sinistra a queste politiche ha perso alla grande, non tanto per il fatto che non andranno al governo del paese (cosa già ampiamente prevista), quanto più per aver ottenuto percentuali ridicole. Il PD ha preso poco meno del 20% circa 2 punti percentuali più di un partito estremista, la Lega, che si ritrova tra le mani la possibilità di governare (cosa impensabile fino a un paio di giorni fa), e più di 10 punti in meno rispetto alla seconda forza politica uscita dalle urne: il M5s gestito dagli outsider della politica.
Liberi e Uguali invece ha superato a stento la soglia di sbarramento con un risicato 3,2%; quella definita da tutti come la vera forza politica alternativa di sinistra ha fallito miseramente nel suo compito di convincere chi ancora credeva nei valori della sinistra, diventando una presenza fondamentalmente irrilevante in parlamento con 4 miseri seggi al senato e 14 alla camera, ottenuti tutti col sistema proporzionale, in pratica negli “scontri diretti” dei collegi uninominali non hanno vinto mai.
Ma allora chi ha vinto queste elezioni? In realtà nessuno, in quanto le tanto acclamate vittorie di Lega (una vittoria interna alla coalizione di centrodestra più che vittoria vera e propria) e M5s in realtà non sono che buoni risultati insufficienti a formare un governo autonomo con i soli parlamentari ottenuti dal voto dei cittadini.
E quindi? E quindi boh, boh perché la tanto acclamata politica anti inciucio delle forze politiche in campagna elettorale non ha funzionato, se vuoi governare un accordo (inciucio) con qualcuno lo devi fare. La cosa divertente è che al momento nessuno è disposto a farli questi accordi, se non, forse, i 5 stelle che però così facendo “tradirebbero” i loro stessi elettori e le promesse elettorali fatte.  La Lega di Matteo Salvini, di diritto alla guida della coalizione vincitrice, ha invece optato per una politica di mantenimento delle attuali alleanze pronti per un governo frutto, per il momento, solo della sua immaginazione, visto che per raggiungere la maggioranza dei seggi alla coalizione mancano ancora circa 50 parlamentari alla camera e una ventina al senato, di cui a quanto pare si è dimenticato o che riuscirà a ottenere con la bacchetta magica dell’ignoranza, del razzismo e del populismo più becero.
E la sinistra in tutto questo? La sinistra o meglio il PD, in quanto unico altro partito con una certa rilevanza, sta a guardare; sta a guardare con un capo di partito dimissionario(?)- il punto di domanda è d’obbligo visto che le sue dimissioni saranno attuate solo dopo l’insediamento del nuovo governo, ovvero allo stato attuale delle cose, mai. Il centrosinistra, che potrebbe fare da ago della bilancia e, magari, raddrizzare un po’ le brutture e le inesperienze dei vincitori nel nuovo governo, ha deciso che la miglior politica è, almeno per ora, farsi gli affari propri come partito d’opposizione.
A quanto pare Renzi non riesce a capacitarsi di aver perso elezioni, fiducia degli elettori di sinistra, autorevolezza nei confronti di buona parte dei compagni di partito e la sua linea di azione per aggiustare la drammatica situazione è di peggiorarla, il divide et impera in questo caso non funziona visto che la parte del impera è al momento impraticabile. Così facendo non solo la sinistra non conterà assolutamente nulla nelle nuove logiche di potere ma rischierà anche di buttar via quel poco di credibilità e buone politiche che avevamo intravisto col governo Gentiloni su cui insieme al Presidente (“Abbiamo sbagliato a non votare in una delle due finestre del 2017”) è stata gettata addosso la responsabilità della sconfitta, come se votare in un periodo diverso avesse potuto magicamente cambiare le cose.
Tutta la situazione potrebbe sembrare addirittura, comica e o avvincente, non fosse per il piccolo particolare che non stiamo parlando di una serie tv da oscar, ma della nostra vita reale, di ciò che sta succedendo al nostro bel Paese e di coloro che avranno il compito di guidare e governare nei prossimi 5 anni l’Italia.
Concludo con una richiesta fatta al nostro amato e rispettato Presidente della Repubblica:” Presidente ci salvi Lei da questo garbuglio, ché ormai è rimasto l’unico esponente rispettabile di questa nostra politica che ci sembra impazzita”.
Andrea Contento

scritto il 5 marzo 2018

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