INTRODUZIONE RIFESTIVAL


In questi giorni ho partecipato a una bellissima iniziativa creata dall’associazione “Rete degli universitari” di Bologna: il RIFESTIVAL. Questo festival è una tre giorni di eventi con al centro il tema delle migrazioni e si è tenuto dal 20 al 22 aprile.
È un progetto nato sulle ceneri del Festival dell’antropologia 2017, riuscito bene a tal punto che questa associazione ha deciso non solo di riproporlo ma di creare altri tre manifestazioni in parallelo ovvero: “Storia in festival”, “Scienze politiche in festival” e “Comunicazione in festival”.
Tre giorni di approfondimento su un argomento sicuramente molto attuale, organizzati in oltre 65 eventi tra conferenze, seminari, spettacoli, presentazioni di libri e workshop e con oltre 100 illustri ospiti provenienti dal mondo dell’università (non solo Bolognese), giornalisti, scrittori, antropologi, storici, giuristi, sindacalisti, avvocati, esponenti di ONG, ricercatori, eurodeputati e tanti altri illustri personaggi provenienti da diverse categorie; un contributo notevole, oltre che uno sforzo organizzativo non da poco, per un gruppo di volontari che fanno tutt’altro per mestiere! Senza dimenticare che tutti gli eventi sono GRATIS!!! Insomma, cultura a costo zero: non potevo lasciarmi sfuggire un’occasione simile! Ovviamente partecipare a tutti gli eventi sarebbe stato impossibile, essendocene diversi in contemporanea, quindi cercherò di raccontarvi col mio stile ciò che è stato detto e le impressioni che ho tratto dalla decina di incontri a cui ho partecipato.
Riuscire a fare un unico articolo su tutto il festival sarebbe stato estremamente difficile da realizzare e eterno da leggere, così anche per non rendere banali o riassumere troppo i temi affrontati, ho deciso di suddividere il tutto in 3 articoli, oltre a questo di introduzione: uno per giornata. In ogni articolo espongo il diverso modo di affrontare il fenomeno al centro del festival, la visione storica il primo giorno, il secondo giorno entrando nell’ambito della normativa e della geopolitica e infine, il terzo e ultimo giorno, ponendo lo sguardo su come il mondo della comunicazione affronta questo tema.
Utilizzare le migrazioni come fulcro del festival credo non sia stata una scelta casuale, anzi, penso fosse il tema migliore che si potesse affrontare in questo 2018 in cui tutti, politici soprattutto, usano questo termine, mettendone in risalto diversi aspetti a seconda delle proprie idee e conoscenze; spesso però senza avere ben chiaro il quadro generale o basandosi solo su ciò che viene riportato dai social, dai media o per sentito dire, senza mai approfondire attraverso l’uso di diverse fonti.
Per creare questo magnifico RIFestival credo che gli organizzatori siano partiti dalle stesse domande che hanno spinto me a partecipare: quali sono le cause che generano questo fenomeno? Ho veramente presente che cosa siano i fenomeni migratori e cosa rappresentano? Chi sono queste persone? Posso davvero ritenere i flussi migratori un problema? Come sono gestiti a livello nazionale, europeo e internazionale? Quali sono le leggi che normano questo fenomeno? Qual è il ruolo della comunicazione in tutto questo? Ciò che leggo, vedo e ascolto risponde effettivamente a verità?
Io a queste domande con le conoscenze che avevo non ho saputo rispondere, e probabilmente è un fenomeno talmente ampio e complesso che neanche dopo aver visto e ascoltato attentamente tutte queste conferenze so comprendere al meglio.
Se voi invece a queste domande avete saputo dare risposte certe, sicure e precise non leggete gli articoli che seguiranno a questo, sarebbe inutile, sarebbe solo una perdita di tempo: voi sapete già tutto.
Andrea Contento

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