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La politica è morta, viva la politica… forse

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In questi giorni nei palazzi della politica andava svolgendosi la più importante successione istituzionale del paese: i parlamentari, insieme ai delegati delle regioni, avevano il compito di scegliere il nuovo Presidente della Repubblica. L’operazione si è ormai conclusa e ha visto succedersi all’ex presidente Sergio Mattarella, il neo presidente Sergio Mattarella. Per fortuna o purtroppo non è un caso di omonimia. Dopo 6 giorni di trattative le forze politiche non sono riuscite a colmare le proprie divergenze indicando un nome alternativo a quello dell’ex presidente. Già di per sé la rielezione di un presidente è una forzatura ma in questo caso va addirittura contro la volontà del diretto interessato, che, ragionevolmente stufo di dover gestire capricci e giochetti dei partiti, aveva fatto capire chiaramente di non voler essere rieletto. Questo risultato certifica il fallimento e il disfacimento della politica italiana. In questa settimana sono stati proposti innumerevoli nomi di al...

I nostri "meravigliosi" partiti

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Oggi vorrei fare una veloce analisi politica basandomi sui nomi, i simboli e i principali esponenti dei partiti più numerosi e rappresentativi del paese. Visto la drammatica situazione politica che si è venuta a formare nelle ultime ore il tono sarà volutamente un po’ scanzonato e spero quantomeno di strappare un sorriso al lettore. Partiamo dai cinque stelle il partito che ha ottenuto più seggi alle ultime elezioni. Le stelle del simbolo dovrebbero rappresentare i temi fondamentali delle loro politiche, visti i trasformismi degli ultimi due anni mi sembra più corretto pensare che rappresentino le diverse anime presenti e la conflittualità persistente in perfetto stile democristiano, proprio quello stile che nella tanto acclamata e autoproclamata “terza Repubblica” avrebbero dovuto combattere ed eliminare. Una cosa che mi ha colpito è il fatto che tra i grandi partiti è l’unico insieme alla Lega (guarda caso) che né nel nome né nel simbolo ha riferimenti all’Italia, ai colori della s...

La politica dell'oggi e un'idea di politica per il domani

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Continuano a fioccare critiche sul governo in quanto non avrebbe più una maggioranza per governare e quindi secondo molti dovrebbe dimettersi. Analizziamo i fatti: 1.       il governo ha incassato la fiducia sia al Senato che alla Camera quindi è pienamente legittimato a governare. 2.       il governo anche se non ha una maggioranza assoluta può comunque governare, e direi che il rischio di una sfiducia parlamentare a breve non si pone grazie a Mr. Renzi coda di paglia il quale sa benissimo che se si andasse al voto lui e il suo partito sparirebbero dalla scena politica italiana, che quindi farà salti mortali per tenere in vita la legislatura fino alla sua naturale scadenza. 3.       Italia Viva ha fatto la scelta più logica per poter contare ancora qualcosa, non poteva votare nuovamente la fiducia avendo aperto la crisi di governo e non poteva neanche votare contro per i motivi esposti al punto due, aste...

L’EUROPA AI TEMPI DEL COVID-19

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Sognavamo un’Europa unita, fondata sulla condivisione di principi e ideali; ci siamo ritrovati un’Europa divisa e divisiva. Credo che l’Unione Europea non abbia mai affrontato una sfida grande come quella del coronavirus, una malattia difficile, contro la quale ad oggi non esiste una cura efficace al 100%; una malattia che ha costretto entro quattro mura, per chi le ha, l’intera popolazione mondiale.  Già prima del virus questo organismo sovranazionale europeo non era particolarmente apprezzato da una buona parte dei cittadini che ne fanno parte e in Italia gli stereotipi sull’Europa non mancano di certo: l’UE viene vista come quella delle regole stringenti in materia economica e di indebitamento, quell’organismo a cui bisogna far approvare ogni anno il bilancio nazionale, è la troika che affonda gli stati, l’euro poi è la moneta unica che ha affossato l’economia col cambio svantaggioso dalla lira ecc… Per fare una similitudine, molti vedono l’Unione come q...

The Circle: una dittatura social

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Anche oggi voglio proporvi il mio personale commento e le riflessioni che sono scaturite dalla visione del bellissimo film the Circle, capolavoro con Tom Hanks e Emma Watson. Il mio sarà un commento basato su ciò che il film mi ha trasmesso piuttosto che la solita riproposizione della trama con una minima parte di commento, quindi parlerò poco del film in sé, ne parlerò quel poco che basta per far partire la mia riflessione da qualche punto concreto, e per dare un’idea generale degli argomenti trattati nel film; perciò vi invito comunque a leggere la trama o a vedere direttamente il film per riuscire a comprendere meglio le mie riflessioni. Inizio quindi col darvi un quadro generale e molto sintetico degli argomenti trattati: il film si basa sostanzialmente sull’intreccio tra la vita di una normalissima ragazza di campagna e quello che viene presentato come il più grande social network americano e probabilmente globale, almeno da quanto si intuisce dallo svolgersi del...

FUTURO: TECNOLOGIA E SPAZIO

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FUTURO: TECNOLOGIA E SPAZIO Qualche giorno fa ho visitato una mostra sullo spazio incentrata in modo particolare sul nostro sistema solare, sui pianeti che lo compongono e i loro i satelliti e con un focus molto interessante sulle risorse di cui è composto e che sono presenti nell’universo. Questa mostra mi ha ispirato a formulare un’ipotesi a dir poco fantascientifica che unisce una mia personale analisi riguardo a ciò che potrebbe essere il nostro futuro a livello tecnologico e quella che, forse, è semplicemente fantasia adatta a un romanzo di fantascienza. La mia ipotesi è basata sull’idea che in un futuro che spero lontano ma temo vicino, saremo talmente dipendenti dalla tecnologia che essa si sostituirà a noi. Pensiamoci. Grazie all’intelligenza artificiale le macchine saranno sempre più indipendenti dalla programmazione umana. Quotidianamente cerchiamo di scaricare la gran parte della mole di lavoro sui macchinari, lasciando spesso che a controllarle siano computer molt...

CULTURA E NUOVE TECNOLOGIE

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Ogni tanto capita di leggere un brano, leggere il passo di un libro o ascoltare le parole di una canzone e sorprendersi della loro incredibile attualità, nonostante siano stati scritti o composti decine o addirittura centinaia di anni fa. Io non credo certo nella ciclicità del tempo come i Maya o altre culture del passato, per le quali la spiegazione di ogni evento del presente era contenuta in fatti già accaduti, è evidente però come eventi del nostro passato possano aver portato gli studiosi, i letterati e gli artisti dell’epoca a darne spiegazioni che sembrano far riferimento a fatti del nostro quotidiano presente. Un esempio che mi è capitato sott’occhio proprio in questi giorni è un testo scritto poco meno di 200 anni orsono ad opera di un grande della nostra letteratura: Leopardi. L’opera in questione è il “Dialogo di Tristano e di un amico” nel quale l’autore, tra le altre tematiche, esprime la sua visione del mondo socio-culturale a lui contemporaneo, usando parole che...